Settembre…il mese dell’uva!

L’uva è il frutto della vite e nello specifico si tratta di un’infruttescenza, ovvero un raggruppamento (“grappolo”) di frutti.

Grazie alle sue caratteristiche chimico-nutrizionali, l’uva trova largo impiego non solo in campo alimentare, che tratteremo di seguito, ma anche cosmetico e fitoterapico. Infatti, per la presenza di molecole attive che si estraggono dal frutto, dai semi, dalle foglie e dalle radici della pianta, si attribuisce all’uva una serie di proprietà medicamentose: in generale essa trova impiego nelle manifestazioni cliniche del sistema venoso (fragilità capillare, insufficienza venosa, emorroidi), nel trattamento delle flebiti e delle emorragie per le sue proprietà astringenti ma è anche impiegata per trattare verruche, porri e per combattere disturbi legati alla menopausa.

Dal punto di vista alimentare l’uva viene consumata come frutta sia fresca che essiccata, per la preparazione del succo d’uva, per la produzione dell’olio di vinaccioli e del vino.

  1. Uva fresca

L’uva fresca (detta anche “uva da tavola”) è un frutto presente sulle nostre tavole a partire dalla tarda estate e durante i mesi autunnali. Dall’analisi bromatologica del frutto emerge che 100 g di uva fresca (di cui l’acqua ne costituisce circa l’80%) apportano 61 Kcal, 0.5 g di proteine, 0.1 g di grassi, 15.6 g di zuccheri semplici e 1.5 g di fibra; l’uva è anche ricca di vitamine in particolare la C,la A, la B1, la B2 e la PP e ricca in sali minerale, soprattutto potassio e calcio ma anche manganese, rame fosforo e ferro (Valori tratti dalle tabelle di composizione INRAN). Per quanto appena detto è pertanto un frutto energetico (ricco in zuccheri) con proprietà diuretiche (presenza di potassio), rimineralizzanti, vitaminizzanti, antiossidanti ed idratanti (elevato contenuto di acqua).

  1. Uva essiccata

L’uva essiccata (detta anche “uva passa”o “uvetta”) non è altro che ciò che si ottiene al termine del processo di essiccazione del frutto fresco. L’uva essiccata può essere consumata come tale ma viene soprattutto impiegata in cucina ed in pasticceria per la preparazione di cibi o dolci. Dal momento che tale frutto ha perso gran parte del suo contenuto di acqua mediante il processo di essiccazione (17,1% di acqua/100 g di prodotto), una porzione di uva essiccata,a parità di peso, contiene molti più nutrienti di una stessa porzione di uva fresca. Infatti 100 g di uva essiccata apportano 283 kCal, 1.9 g di proteine, 0,6 g di lipidi e 72 g di zuccheri. (Valori tratti dalle tabelle di composizione INRAN). Quindi quando si consuma l’uva essiccata fare molta attenzione alle quantità per catturarne tutti i benefici senza eccedere negli zuccheri e nelle calorie.

  1. Succo d’uva

Il succo d’uva è una bevanda zuccherina, analcolica che si ricava dalla cottura e dalla spremitura dell’uva. In dettaglio 100 g di succo d’uva apporta none 66 kCal, 0.3 g di proteine, 17,3 g di zuccheri mentre i grassi sono presenti in tracce.(Valori tratti dalle tabelle di composizione INRAN). Esso possiede ottime proprietà antiossidanti che si manifestano con azioni vaso protettive, antitumorali e anti-aging.

  1. Olio di vinaccioli

Olio di vinaccioli si ricava appunto dai vinaccioli, ovvero dai semi dell’uva presenti in ciascun acino. A tale olio si attribuiscono proprietà lassative (funzione lubrificante) ma è molto apprezzato in dietetica soprattutto per la sua capacità ipocolesterolemizzante grazie all’elevato contenuto di acido linoleico (serie omega 6). L’olio di semi di vinaccioli deve essere conservato in un luogo fresco, lontano da fonti di luce e calore per prevenire l’irrancidimento e per mantenere le sue proprietà occorre consumarlo a crudo.

  1. Vino

Il vino è una bevanda alcolica frutto del processo di fermentazione delle uve. Al vino rosso, se usato con moderazione, sono attribuiti effetti benefici a livello cardiovascolare grazie al suo contenuto di sostanze antiossidanti appartenenti alla famiglia dei polifenoli. In ogni caso il consumo di vino non dovrebbe essere consigliato, se ne può concede un uso moderato solo alla popolazione adulta e sana. Per consumo moderato si intende 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo adulto, non più di 1-2 unità per la donna adulta e non più di 1 per gli anziani (unità alcolica corrisponde a 12 g di etanolo; tale quantità è contenuta in un bicchiere picco da 125 ml di vino di media gradazione, in una lattina di birra a gradazione media da 330 ml ed in una dose da bar da 40 ml di superalcolico (Linee Guida INRAN 2003).Ricordo che non esiste una quantità di alcol a “rischio zero”, l’etanolo è una sostanza non essenziale per il nostro corpo e per certi versi tossica, esiste solo una quota di etanolo che il nostro organismo può metabolizzare senza comportare evidenti danni.

Fonte immagine :http://www.trentinodavivere.com/wp-content/uploads/2015/08/festival-uva-levico.jpg

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